“Non v’è forse cosa umana che non paia,
se guardata da un lato, assurda;
se guardata da un altro, ragionevole”
(A. Graf)

Si chiama Vagen ed è un piccolo centro bavarese poco distante da dove abito io. Ci sono arrivata per caso, girovagando come al solito alla ricerca di non so che. Immagino che il nome della cittadina non vi dica nulla, e in effetti non la conoscevo nemmeno io, anche perché non è che ci sia poi nulla da vedere. Nulla, a parte questo.

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Lo so, chi di voi ha riconosciuto questo luogo sta sorridendo. Per chi non abbia idea di cosa sto parlando, sarò più chiara. E inizio da una premessa. Io non amo affatto le soap opera. Non guardo quelle famose, americane, che strappano ascolti da capogiro da anni, figuriamoci quelle tedesche! La verità è che mi fanno ridere, quei dialoghi assurdi, le espressioni “appese” degli attori, che poi magari in realtà sono anche bravi, con la camera che resta lì a frugar loro negli occhi per un tempo esageratamente lungo, e le storie e gli intrighi e i racconti di uno stile di vita che alla fine, diciamocelo, non appartengono (quasi) a nessuno di noi.

Eppure non vi nascondo che Sturm der Liebe, che noi in Italia chiamiamo Tempesta d’amore, è una soap tedesca che ho guardato qualche volta appena arrivata in Germania. Mi ha aiutato con la lingua, perché il linguaggio è semplice, e più o meno le frasi –  sempre le stesse – alla Ti amo, Ci apparteniamo e Non posso vivere senza di te, mi hanno aiutato a “imparare” il suono di questa lingua che inizialmente, consentitemelo, appare davvero astrusa.
Poi si sa, le storie e gli intrighi vari sono sempre gli stessi, dunque non è difficile seguirne il filo, mentre con un quaderno segni le parole nuove che apprendi  e che sommerai a quelle imparate a scuola. Lo so che vi sembra strano, ma le soap opera in qualche caso aiutano!!

Ed ecco che allora, quando mi sono trovata a Vagen e più precisamente di fronte al Fürstenhof, non ho potuto non scattare qualche foto (mentre ridevo sotto i baffi).

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In realtà, è doveroso dirlo, il Fürstenhof non è affatto un hotel, ma un castello molto elegante del 1700, che è chiuso al pubblico, e dunque non visitabile. Io sono stata fortunata, perché appena arrivata ho trovato il cancello aperto e senza pensarci due volte sono entrata e ho iniziato a girovagare scattando indisturbata qualche foto. Il parco antistante il castello è davvero bellissimo, una moltitudine di colori e di profumi. Negli scatti che vedrete noterete la scritta Hotel, perché in questo periodo stanno iniziando le nuove riprese.

Quello che ho capito chiedendo alla gente del posto è che a Vagen girano praticamente gli esterni, dunque tutte quelle meravigliose immagini non solo dell’albergo visto da fuori, ma anche del parco dove i nostri protagonisti passeggiano pensierosi (e con le facce drammatiche..). Gli interni, invece, vengono girati negli studi cinematografici a Monaco, che presto troverò il modo di visitare.

Chi di voi segue la soap riconoscerà di sicuro tutti i luoghi, ritrovando storie ed episodi che forse vi strapperanno un sorriso. Io ho guardato troppe poche puntate per ricordare davvero qualcosa, e per giunta con un disinteresse tale che mi ha stupito trovare una location del genere in una giornata qualunque, a pochi chilometri da casa, senza aver mai nemmeno sospettato che potesse essere qui, l’Hotel della tv tedesca più famoso del momento.

Ma, Sturm der Liebe a parte, il Castello di Vagen è davvero un bel posto, appollaiato in alto, quieto e sonnacchioso. Ho spiato dalle finestre per sognare storie lontane da Settecento bavarese – riuscite a vederle anche voi? – e mi sono distratta immaginando donne dai lunghi, pomposi vestiti passeggiare tra i due viali laterali del parco, o sorseggiare tè sedute in mezzo a cespugli di rose rosse, in grembo una lettera con la promessa scritta di un ritorno atteso da anni. Ecco, certi pomeriggi io li passo così.

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E prometto che se scovo un altro posto del genere, sarete i  primi a saperlo. E gli unici a venire con me.

Sabrina