“Non si desidera ciò che è facile ottenere.”
(Ovidio)

lampada

Questa mattina abbiamo voglia di giocare un po’. Vogliamo pubblicare un articolo che non solo ci diverte scrivere, ma che ci piace per via dei sogni che si porta dietro, e noi coi sogni, si sa, ci andiamo avanti da una vita. Del resto, qualcuno di voi ha mai capito come si fa a vivere senza?

Una Romana in America è stata taggata a rispondere a questo post-tag da Un’Alessandrina in America, che davvero ringraziamo moltissimo.

Questa catena, innanzitutto, ha delle regole che vi vado ad elencare se volete partecipare:
1. usa l’immagine che si trova all’inizio del post;
2. cita il creatore del Tag: Racconti dal passato;
3. ringrazia chi ti ha nominato;
4. nomina almeno 5 o più blog.
Ecco il tag:
Tra le nostre mani abbiamo una lampada magica, abbiamo a disposizione solo tre desideri. Cosa chiedere?

Sabrina ed io non ce lo siamo fatto ripetere due volte, abbiamo deciso di ringraziare Claudia e di rispondere al tag. Ancora una volta ci siamo cimentate in un articolo a quattro mani, che, credo abbiate già capito, se ci leggete da un po’, è una cosa che ci diverte fare. Inoltre abbiamo pensato di rispondere non come se fosse una questione personale, ma propria del blog.  Cosí ci è venuta un’idea, che a noi due è parsa brillante, ma che potrebbe pure risultare bizzarra e anche piuttosto ambiziosa. Esprimere desideri facilmente realizzabili non è tuttavia un gesto inutile da compiere? Quando si esprime un desiderio allora, concedetecelo, si deve pensare in grande! Abbiamo dunque risevato questi tre desideri a tre delle nostre categorie (per essere precise, quattro): “Italiani nel mondo”, “Viandanti per un giorno” e “Il mio mondo in cucina”/”il mondo nella mia cucina”.

Dunque, eccoli qui. I desideri veri e proprio li scrivo io, Sabrina, ma sono sogni che appartengono a entrambe e che abbiamo scelto insieme.

Desiderio numero 1: Intervistare, per la nostra rubrica italiani nel mondo, un artista fantastico, uno che il Sogno se lo porta in ogni passo che fa, un Bello con la b maiuscola, uno che con la sua arte ti porta in alto e ti commuove, e chissà se se ne rende conto davvero. Sederci al nostro tavolo delle interviste virtuale con Roberto Bolle, il danzatore del cuore. E chiedergli del suo Piemonte e di come è tornare a casa ogni volta, della sua New York City, che in tutte le sue foto su Instagram appare bella e leggera come ogni suo volo sui palchi di tutto il mondo, domandargli cosa pensa del cibo americano e se si è mai abituato al suono meraviglioso degli applausi della gente, e poi chiedergli quale è il suo desiderio più grande, e quale era quello che aveva da bambino. Magari ci stupisce e risponde che voleva fare lo chef stellato, o l’antiquario! E chi lo sa.. fino a che non lo avremo intervistato, non potremo raccontarvelo. Roberto Bolle, sì, un italiano nel mondo.

Desiderio numero 2:  Ospitare qui nel nostro blog, e più precisamente nella nostra rubrica viandanti per un giorno, un attore che amiamo, uno bravo davvero e che la passione per il suo lavoro gliela leggi negli occhi e gliela senti nella voce, così, anche se ti capita di incontrarlo per la strada. Un romano vero, come noi, e che a noi piace pensare che ami Roma con la nostra stessa costanza e senza misura, di un amore puro e un po’ cieco, ma soprattutto senza speranza. Vinicio Marchioni, che non è solo “l’affascinante criminale” di una delle serie più famose degli ultimi tempi, ma uno che fa e ha fatto tanto teatro, che fa e ama il cinema, è un uomo che a noi, chissà perché, ispira fiducia. Ecco, sarebbe bello (visto che da qualche parte abbiamo letto che ha la passione per la scrittura) che fosse proprio lui, in un articolo da pubblicare qui, a raccontarci un aspetto di Roma di cui ancora non abbiamo parlato. Sarebbe bello immaginarlo girare per le strade della nostra città col suo bagaglio (virtuale) in mano, la fotocamera pronta a immortalare momenti, e un quaderno, piccolino, su cui raccontare la sua storia romana, seduto a un tavolino di un ristorante, come un vero viandante per un giorno. Sarebbe bello, poi, dirgli anche Grazie.

Desiderio numero 3: Cucinare, per le nostre rubriche il mio mondo in cucina e il mondo nella mia cucina , la ricetta di un Guru d’eccezione, uno che nel suo mondo sembra esserci da sempre, uno che noi crediamo abbia sognato con tanta forza quello che poi è diventato, e a noi piace chi sogna ad occhi aperti e lavora col cuore. Carlo Cracco, lo chef dagli occhi brillanti e dal sorrisetto inconfondibile, sarebbe proprio la ciliegina sulla torta (tanto per rimanere in tema di cibo). Ora, è ovvio che non sapremmo mai cucinare a dovere nessun piatto da lui suggeritoci, probabilmente anche la sua ricetta della frittata avrebbe per noi una difficoltà alta. Ma insomma, anche solo rovinare una ricetta di Cracco ci sembra un traguardo più che onorevole! Giusto per scrivere, alla fine del post, “Buon appetito da noi e da Carlo!”

I desideri sono finiti – nel senso che il tag ne indicava tre, ma “finiti” è una parola grossa – per la realizzazione, invece, attendiamo..

E nel frattempo passiamo il tag ad altri blogger che leggiamo sempre volentieri:

Impastastorie

Sara and Catherine’s Tales

Beauty in Everyday

Gipsy Home Restaurant

Stellazzurra

Non vediamo l’ora di leggere i vostri desideri!

A presto,
Alessandra e Sabrina