Una bambina a cui fu chiesto
dove fosse casa sua rispose
“Dove c’è la mamma”
(Anonimo)

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Inizio l’anno con un articolo TAG che ho rimandato per un po’, ma che mi fa davvero piacere scrivere per diversi motivi. Primo tra tutti perché a invitarmi è stata la dolcissima Nastasia De Icco del blog The Soulgood Mom, che avete già conosciuto lo scorso anno grazie alla mia intervista . Inoltre sono contenta di partecipare a questa ricerca di #mammeconlavaligia tag ideato da Camilla Mendini del canale YouTube CAROTILLA e da Rossella, Sara e Carla del blog Briciole di Nido , poiché attraverso queste interviste raccoglieranno i racconti e le esperienze di trasferimento di noi mamme, non solo all’estero ma anche in Italia da regione a regione.

Camilla non ha bisogno di presentazioni (ma se volete potete leggere l’intervista che le ho fatto qui ), è una grafica eccezionale e una mamma bis che ogni giorno si sveglia con la vista mozzafiato sull’isola di Manhattan.

Rossella Sara e Carla sono invece le educatrici di un asilo nido di Milano e scrivono su Briciole di nido, uno spazio virtuale, dove si respira un’aria meravigliosa e dove si possono trovare consigli e tante idee per attività, ricette, libri e decorazioni.

Anche io allora vi racconto un po’ della mia avventura da mamma italiana in America attraverso le risposte alle dieci domande del tag. Devo precisare però che non so quanto possa essere utile la mia partecipazione, dal momento che la mia maternità è arrivata dopo circa quattro anni dal mio trasferimento che, tra l’altro, non è neppure dovuto al lavoro né mio né di mio marito. Visto però che a questo invito non potevo proprio dire di no, risponderò comunque alle domande.

Vi lascio qui #mammeconlavaligia il link diretto al video tag di Camilla, ringraziandola per questa opportunità!

Sono già diversi anni che vivo negli Stati Uniti. Insieme a mio marito, i suoi figli e nostro figlio Roman mi trovo in Allentown, New Jersey, un piccolo paese storico nel centro dello Stato di cui vi ho già parlato altre volte.

TRASFERIMENTO: SCELTA O NECESSITÀ?
Entrambi in un certo senso. Scelta perché ho deciso di seguire il mio cuore. Necessità perché era necessario che facessi io questo passo anziché mio marito.

ETÀ DEL TUO /TUOI BIMBO/BIMBI
Il mio american boy ha due anni e mezzo ed è nato qui in USA.

HAI SPIEGATO A TUO FIGLIO DEL TRASFERIMENTO? SE SÌ, COME?
Veramente no, ma spesso gli mostro fotografie.

PEDIATRA, NIDO, AIUTI ESTERNI. COME LI HAI TROVATI? HANNO RISPOSTO ALLE TUE ESIGENZE? DIFFERENZE CON L’ITALIA?
Ho portato Roman dagli stessi pediatri dei miei figliastri, ma dovrò cambiare gruppo medico quest’anno a causa di un cambio di assicurazione medica (la sanità in USA è un po’ particolare e ha certi parametri che vanno seguiti). Purtroppo non posso fare un confronto con l’Italia perché non ho nessuna esperienza.

IL TUO BIMBO HA AVUTO DIFFICOLTÀ AD AMBIENTARSI? E TU COME MAMMA?
Essendo nato qui non conosce alcuna differenza. Invece io, essendo a conoscenza delle regole della maternità italiana, ho sofferto molto quando sono dovuta tornare a lavoro che Roman aveva appena dodici settimane.

IN CHE LINGUA TI RIVOLGI A TUO FIGLIO?
Fondamentalmente parlo a Roman in italiano, ma qualche parola in inglese ogni tanto ci scappa.

QUANTE VOLTE ALL’ANNO TORNATE IN ITALIA? TI È MAI CAPITATO CHE TUO FIGLIO NON VOLESSE PIÙ TORNARE A CASA?
Proviamo a tornare ogni anno in Italia. A me piacerebbe viaggiare, vedere altri luoghi, esplorare un po’ gli Stati Uniti, andare in California, Florida, New England, visitare Chicago, vedere gli stati coloniali, nuotare nelle acque delle Hawaii, ma mi sentirei in colpa per la mia famiglia a non dare loro la possibilità, seppur breve, di veder crescere mio figlio. L’Italia poi mi manca tanto e quindi sono felice di tornare.

COME GESTISCI CON IL BAMBINO LA LONTANANZA DA NONNI PARENTI E AMICI?
Credo come tutte le mamme (e non solo) espatriate: uso SKYPE.

POTENDO TORNARE INDIETRO LO RIFARESTI?
Anche se la mancanza  della mia famiglia, delle amiche, dei luoghi di sempre è tanta, anche se spesso ho detto che volevo tornare in Italia, si, lo rifarei.

CHE CONSIGLI VUOI DARE AD UNA MAMMA CHE STA PER TRASFERIRSI ALL’ESTERO?

Non mi sento di dare consigli alle mamme, perché ogni situazione è diversa. Ogni persona non è uguale a un’altra. Se avete tempo però, partite informate, cercate su internet, leggete, chiedete, ma più di tutto siate voi stesse affrontando il nuovo come una scoperta. Conoscete nuovi modi di fare,  apprendete e fate vostre le usanze del luogo, ma portate con voi le tradizioni. È un buon modo per sentirsi a casa ovunque voi siate. Almeno lo è per me.

Queste sono le mie risposte. Spero possano essere, più che di aiuto, d’ispirazione ad altre mamme che stanno per trasferirsi.

Taggo: la favolosa Giuliana, mamma e makeup artist del blog makeupdelight e del canale youtube makeup delight ; la super classy Sara, mamma e neoyoutuber del blog Sara and Catherine’s Tales e del canale youtube Sara and Catherines Tales ; l’energica Lara del blog Intanto in Tedeschia . Ora tocca a voi!

A presto,

Alessandra

I start the new year with a TAG article I postponed for a long time but I really liked writing it, for a lot of reasons. First of all, because I was invited to write by Nastasia De Icco, from the blog The Soulgood Mom. You knew her last year, thanks to one of my interviews. Then, I’m happy to take part to the project #mammeconlavaligia, a tag invented by Camilla Mendini, from the Youtube channel CAROTILLA, and by Rossella, Sara and Carla, from the blog Briciole di Nido. Through all these interviews, we will collect stories and experiences of mums who moved, not only from one country to another, but also from one region to another.

Camilla doesn’t need any introduction (if you want to read the interview, click here). She is a fantastic graphic designer and mom, who everyday gets up and sees the breathtaking view of Manhattan in front of her.

Rossella, Sara and Carla work as educators in a nursery school of Milan. They write on Briciole di Nido, a virtual space where you can find a lot of interesting pieces of advice and ideas for activities, recipies and books for your babies.

Now, I’m going to tell you something about my adventure and story as an Italian mom living in the USA. I’m going to answer the 10 questions of the TAG. Actually, I don’t know whether my participation is important and relevant, since my son arrived 4 years later I moved and I didn’t move for job. But I couldn’t say no to Camilla and all the other girls, so here I am, ready to answer!

Here is the direct link to #mammeconlavaligia, Camilla’s video. Thank you Camilla for this opportunity.

I’ve been living in the USA for a long time. Together with my husband, his sons and our son Roman we live in Allentown, New Jersey, a small town I’ve already talked about several times.

MOVING: A CHOICE OR A NEED?

Both, in a certain sense. A choice because I decided to follow my heart. A need because I had to do so, not my husband.

AGE OF YOUR SON/SONS

My American Boy is 2 years old and a half. He was born in the USA.

DID YOU TELL YOUR SON ABOUT YOUR DECISION TO MOVE?

Actually not, but I show him a lot of photos.

DOCTORS, NURSERY SCHOOLS…HOW DID YOU DO WITH ALL THESE ASPECTS OF BEING A MUM? HOW DID YOU FIND THEM? DID THEY FULFILL YOUR EXPECTATIONS? DID YOU FIND ANY DIFFERENCE WITH ITALY?

Roman had the same doctors as my husband’s sons, but I will have to change doctor because we’ll change our medical insurance (medical assistance here in the USA is a little bit particular, there are some rules one must follow). Unfortunately, I can’t make a comparison with Italy, because I’ve no experience of that.

DID YOUR SON HAVE ANY PROBLEMS IN TERMS OF ADAPTATION? AND YOU, AS A MOM?

Since he was born here, Roman had no problem.

As for me, I know Italian laws about maternity and I suffered a lot when I had to go back to my job and Roman was 12 weeks years old only.

WHICH LANGUAGE YOU USE TO TALK TO YOUR SON?

Actually, I speak Italian, but sometimes I use some English word.

HOW OFTEN DO YOU GO BACK TO ITALY? IS YOUR SON ALWAYS HAPPY ABOUT GOING BACK TO THE USA?

Every year we try to go back to Italy. I’d like to travel a lot, to discover new places, to explore the USA, to go to California, Florida, New England, to visit Chicago, to swim in the Hawaii waters, but I feel guilty because, by doing so, I deprive my family of the possibility to see my son and how he’s growing. Then, I really miss Italy, and I’m happy to go back.  

HOW DO YOU MANAGE THE FACT OF BEING FAR FROM GRANDMUM, GRANDDAD, RELATIVES, FRIENDS?

Well, I use SKYPE, as all the moms (and not only them) who live abroad.

IF YOU COULD GO BACK IN TIME, DID YOU DO EVERYTHING AGAIN?

Well, I miss my family, my friends, the places of Italy, and I often say I would like to go back to Italy, but yes, I’ll do everything again.

DO YOU HAVE ANY PIECE OF ADVICE FOR A MUM WHO IS GOING TO MOVE ABROAD?

Actually, I don’t feel like giving pieces of advice to mums, since every situation and single case is different. Then, every person is different. If you have time, browse the Internet, read, ask for information to people who live abroad, leave informed. Try to live all the new experiences as a moment and an occasion for discovery. Learn and make yours the habits and the traditions of your new home but, at the same time, bring with you your own traditions. This is a good way to feel at home while you are abroad. At least for me.

These are my answers. I hope they will be a source of inspiration for other mums who are going to move abroad.

I tag: the wonderful Giuliana, mom and makeup artist of the blog makeupdelight and of the Youtube channel makeup delight, the super Sara, mom and neoyoutuber of the blog Sara and Catherine’s Tales and of the Youtube channel Sara and Catherines Tales, and the energetic Lara from the blog Intanto in Tedeschia. Now it’s up to you.

See you soon,

Alessandra   

Traduzione a cura di Chiara Ferri

Translated by Chiara Ferri